Self-publishing e self-printing: un fenomeno in crescita

22 giugno 2012
Pubblicati i risultati della prima indagine dell’Associazione Italiana Editori sul fenomeno più discusso del momento: in Italia sono circa 40.000 i titoli cartacei "autopubblicati".

 Lo chiamano self-publishing, ma si dovrebbe parlare più correttamente di “auto-pubblicazione” o di self-printing per i libri cartacei: è questo quanto emerge dalla prima indagine dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori sul tema “Selfpublishing o Selfprinting?”, che analizza le tendenze in atto e le prospettive nell’ambito dell’innovazione tecnologica nel settore editoriale. Infatti, "publishing" implica un processo di intermediazione tra l'autore, il prodotto finale e i destinatari, ciò che nel self-publishing di fatto non avviene.
Il fenomeno negli Stati Uniti: in crescita (+58% nel 2011 sull’anno precedente): nel 2010 i titoli auto-pubblicati erano 133.036, nel 2011 sono stati 211.269 (+58%). Il genere più popolare è quello della fiction (45%), ma in cima alle vendite c’è la non-fiction (38%).
Gli e-book rappresentano il 41% del mercato in auto-pubblicazione negli Stati Uniti: contribuiscono però “solo” all’11% dei ricavi perché costano nettamente meno dei libri fisici. Al primo posto delle piattaforme usate per vendere e comprare libri auto-pubblicati c’è CreateSpace (Amazon), con 57.602 titoli; seguono AuthorSolutions’, con 41.605 titoli, e Lulu, con 30.019.
Meno del 10% degli autori che si auto-pubblicano riescono a vivere del proprio lavoro (ma le possibilità aumentano nettamente nel momento in cui ci si dota di un agente che fa da tramite per l’approdo all’editoria tradizionale).
E il fenomeno in Italia? Comincia ad avere una suo piccolo ruolo: almeno 40mila i titoli cartacei, altri 6500 in ebook. Le stime di AIE individuano 38-40mila titoli self-printing attualmente “in catalogo”, pari al 5-5,5% dei titoli in commercio. Altri 6mila-6.500 titoli in versione ebook (ma potrebbero essere versioni pdf del libro cartaceo).
La Lombardia domina anche qui, seguita a stretto giro dal Lazio: il 19% degli autori italiani selfprinting – uno su cinque praticamente - ha sede in Lombardia. Il 17, 4% viene dal Lazio, il 9,6% (a sorpresa) dalla Campania.
Una nicchia a cui guardano però anche gli editori: solo per citarne alcuni, Gems con il torneo Io scrittore, Mondadori che sta creando una piattaforma per le opere auto-pubblicate e Atlantyca-Piemme rivolto ai lettori di libri delle collane di Geronimo Stilton.

Clicca qui per leggere l'Indagine AIE

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