Attrarre nuovi talenti: il ruolo dell'Intelligenza Artificiale

16 aprile 2024
Chi non ha sentito parlare di Intelligenza Artificiale oggi? Questo concetto è sempre più diffuso nel mondo delle arti grafiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che è necessaria l’intelligenza umana per gestire le operazioni di stampa nella fase di progettazione a monte, durante la produzione e nella gestione e manutenzione degli strumenti di produzione.
A cura di Rémy Touguay, docente presso l’École Supérieure Estienne des Arts et Industries Graphiques di Parigi e R&D Director presso Intraprint software

Negli ultimi anni, e più recentemente con l’avvento di chatGPT, l’Intelligenza Artificiale è stata sempre più integrata nella nostra vita professionale e personale. Tuttavia, è evidente la carenza di risorse umane necessarie per il corretto processo aziendale del settore grafico. Le professioni delle arti grafiche non attirano più l’interesse dei giovani, anche se il settore ha subito una significativa evoluzione con la digitalizzazione e l’automazione. La stampa si trova ad affrontare sfide considerevoli. 

Cosa sappiamo sull’Intelligenza Artificiale? 

Attrezzature, processi e strumenti informatici sono in continua evoluzione, rendendo le attività produttive sempre più accessibili agli “umani”. Oggi non è più necessario avere determinate caratteristiche per utilizzare una macchina da stampa offset! È importante però sottolineare che, fortunatamente, l’uomo resta essenziale nel funzionamento dei processi produttivi. Ciò è evidente, in particolare, nella formazione fornita dai fornitori al momento dell’acquisizione di nuove attrezzature di produzione: possedere lo strumento non è sufficiente; occorre possedere anche le competenze umane necessarie per utilizzarlo correttamente. Inoltre, le mansioni delle figure che utilizzano questi strumenti, che integrano sempre più automazione, robotica e sistemi di assistenza, richiedono un elevato livello di competenze. L’Intelligenza Artificiale non può (ancora) funzionare senza il contributo umano che ne consenta il corretto utilizzo. 

L’Intelligenza Artificiale consente già, in larga misura, la sintesi e l’utilizzo di grandi quantità di dati (gestionali, produttivi, ecc.) per migliorare i processi e la qualità della produzione. Pertanto, è essenziale che i dipendenti, indipendentemente dalle loro responsabilità all’interno dell’azienda, imparino a mettere in discussione e a navigare correttamente tra questi strumenti intelligenti, sapendo cosa chiedere e come inter-rogarli, oltre a poter analizzare i dati raccolti ed elaborati per ricavare indicazioni concrete. In definitiva, è necessario prendere delle decisioni, il che è imperativo ma non necessariamente semplice. Si pone infatti la questione della disponibilità delle competenze necessarie per utilizzare gli strumenti di Intelligenza Artificiale. Sul fronte dell’istruzione e della formazione, si osserva che i giovani mostrano sempre meno interesse per le professioni legate al mondo industriale in generale, comprese quelle nel settore delle arti grafiche e della comunicazione stampata. 

Cosa sta succedendo? Cosa è già successo? 

La prima osservazione da fare è a livello aziendale. Negli ultimi vent’anni si è verificato un cambiamento significativo di mentalità: prima la maggior parte dei figli di tipografi intraprendeva studi che permettevano loro di proseguire nello stesso percorso dei genitori. Erano motivati e avevano un interesse particolare per questo campo. Nelle scuole e negli istituti di formazione hanno acquisito le competenze tecniche e complementari necessarie. Gli affari andavano bene e gli alti margini di profitto promettevano un futuro brillante nell’azienda di famiglia. 
Oggi, un numero crescente di leader aziendali ha maggiore esperienza nel commercio, nella gestione e nella gestione della produzione. In passato erano spesso i tecnici ad avviare la propria attività basandosi sul proprio know-how e sulla propria passione. Ora, come accennato in precedenza, dato il contesto attuale, affinché l’azienda sia redditizia e generi benefici è necessario essere un manager esperto. 

In generale, gli stampatori di oggi non condividono più la passione e la competenza nel proprio lavoro all’interno della famiglia. I margini di profitto sono diminuiti in modo significativo a partire dagli anni 2000, rendendo difficile la redditività, e si tende a consolidare la propria attività sotto il controllo di grandi gruppi. Di conseguenza, sono altri gruppi di giovani che si affacciano al settore delle arti grafiche, spesso scoprendolo da zero. 

Seconda osservazione riguarda il tema dei futuri dipendenti: la generazione più giovane, la Generazione Z, ha oggi una visione diversa del mondo e del lavoro. Molte aziende non hanno ancora tenuto conto di questo cambiamento di percezione. Per rendere attraenti i posti di lavoro, le aziende devono rivedere il proprio stile di gestione, i metodi di integrazione e adattarsi alle nuove esigenze. Questi giovani sono nati con gli schermi, non considerano più il lavoro come una priorità e danno priorità a fattori come le condizioni di lavoro, il benessere e la famiglia. Vari studi condotti in diversi Paesi giungono tutti a conclusioni simili. 
La terza osservazione mette in discussione il livello dei programmi di formazione. I programmi che offrono formazione nelle industrie grafiche sono ancora adeguati? Si stanno adattando alle rapide evoluzioni del settore, alle professioni di domani (formazione di formatori e insegnanti nelle scuole, negli istituti, nelle università), ai cambiamenti comportamentali delle nuove generazioni (uso di strumenti digitali, gestione del tempo, orari, ecc.) e, infine, all’integrazione dei nuovi strumenti di Intelligenza Artificiale messi a disposizio¬e del grande pubblico per l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie? 

E oggi? 

La sfida è chiara. Si tratta di attrarre giovani e talenti affinché le aziende possano continuare a prosperare. Intergraf, attraverso il concorso Print Your Future Awards, studia da diversi anni questo tema in collaborazione con partner quali federazioni, istituzioni e associazioni di categoria. Hanno già inquadrato la situazione e implementato azioni per aumentare l’attrattiva del settore. In Francia, una recente iniziativa di un’associazione professionale (CCFI) mira a riunire le parti interessate delle arti grafiche (federazioni dei datori di lavoro, sindacati, fornitori, enti di formazione, stampa, ecc.) per sviluppare un piano d’azione comune al fine di migliorare le assunzioni e soddisfare il fabbisogno di risorse umane nel settore. 

La questione del reclutamento e dell’attrattiva del settore è strettamente legata all’immagine delle professioni delle arti grafiche. Il settore è spesso poco conosciuto o addirittura sconosciuto al grande pubblico. Se dovessimo chiedere a persone che non hanno legami professionali o familiari con l’industria delle arti grafiche, troveremmo una percezione obsoleta – con riferimento a Gutenberg e ai secoli passati – che non trasmette opportunità di carriera. Inoltre, questo settore sotto pressione è spesso associato a temi come il declino della stampa di quotidiani e della carta stampata in generale, che contrasta con la crescita delle piattaforme digitali. Per di più, questo settore industriale è considerato inquinante e dannoso per l’ambiente in riferimento al processo produttivo della carta. 

In questo contesto, drupa 2024 rappresenta un evento cruciale per tutte le questioni legate alle risorse umane. drupa offre un’eccezionale opportunità agli stampatori di mostrare le trasformazioni del settore e le nuove tendenze che hanno portato questa industria lontano dall’era di Gutenberg. 

Avendo partecipato più volte a questo evento sia come visitatore che come espositore, so che un viaggio a Düsseldorf è anche una fantastica opportunità per i giovani in formazione e i dipendenti delle aziende per farsi un’idea diretta dello stato dell’industria delle arti grafiche oggi. Sarà un ottimo modo per immaginare future carriere nel settore e, di conseguenza, pensare a implementare quadri formativi per acquisire competenze in linea con le esigenze dell’industria della comunicazione grafica stampata e multimediale. 

Gli eventi di settore dovrebbero senza dubbio essere un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle arti grafiche attraverso i media, la stampa, le piattaforme social e non solo, mostrando il livello tecnologico richiesto per la produzione di prodotti stampati in tutto il mondo. È essenziale sottolineare che queste professioni richiedono competenze e conoscenze e continueranno ad esistere in futuro, con livelli di auto¬mazione avanzati almeno quanto quelli di altri settori. 
Sta a noi, stakeholder del settore delle arti grafiche, far sapere che queste professioni sono associate all’innovazione in varie forme, inclusa l’integrazione di strumenti di Intelligenza Artificiale nel processo produttivo. È importante promuovere eventi internazionali come drupa che, se fatti in modo efficace, attireranno le future generazioni di talenti. 

Fonte: drupa Essentials of Print

L'articolo è stato pubblicato su Rassegna grafica - Aprile 2024
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