SIGNS, i volti del graphic design italiano

22 ottobre 2016
Offrire uno spaccato sullo stato della grafica e del design della comunicazione italiana: è questo l’obiettivo di SIGNS. Grafica italiana contemporanea.

La mostra a cura di Francesco Dondina, prodotta da h+ con BASE Milano, si terrà dal 9 novembre al 20 dicembre 2016 all’interno dell’ex Ansaldo di Via Bergognone 34, negli spazi da poco restituiti alla città e divenuti nuovo luogo di produzione culturale, sperimentazione e condivisone.
Con SIGNS prende avvio un progetto espositivo dedicato alla grafica, intesa nella più larga accezione del termine, che si propone di “fotografare” e raccontare i risultati e gli sviluppi più recenti del graphic design italiano contemporaneo attraverso i lavori di 24 tra i più interessanti progettisti italiani, dai nomi più affermati e autorevoli fino a quelli giovani e promettenti. A Giancarlo Iliprandi, il grande maestro recentemente scomparso, sono dedicati la mostra e un omaggio nel percorso espositivo. L’immagine coordinata di SIGNS è stata affidata dal curatore a un giovane progettista, Fabrizio Falcone, con l’intento di promuovere il lavoro di nuovi volti della grafica italiana.
La volontà di non limitare la scelta dei contenuti espositivi ad ambiti o a temi specifici offre una panoramica sulle tante sfaccettature del graphic design italiano contemporaneo, dalla corporate identity all’editoria, dall’exhibition design all’advertising e al packaging, fino ad arrivare al web design e all’information design. “La nostra quotidianità è letteralmente sommersa e talvolta sopraffatta da messaggi e forme visive che disegnano il paesaggio della nostra vita”, afferma Francesco Dondina. “Nelle nostre città, nelle case, negli uffici, nei negozi, negli oggetti di uso quotidiano e nelle diverse modalità di comunicazione che utilizziamo, la grafica è dappertutto. E, per questo, ha un ruolo non solo funzionale ma addirittura strutturale nel condizionare i nostri comportamenti, le abitudini, le scelte e la realtà stessa in cui viviamo”.
A partire da queste considerazioni, il progetto espositivo è stato pensato per permettere l’accostamento di linguaggi e materiali diversi in maniera fluida e immediata. A ciascuno dei 24 autori partecipanti è stato destinato un tavolo, pensato per restituire in parte l’idea di atelier e per contenere non solo una selezione dei lavori e progetti più rappresentativi, ma anche, in alcuni casi, disegni preparatori, maquette e prototipi in grado di mostrare al pubblico sia gli artefatti finiti sia l’iter vero e proprio di creazione e di progettazione che rende la grafica un processo di senso – e di comunicazione – profondo e affascinante.
SIGNS sarà anche un momento per ascoltare, partecipare, sperimentare attraverso un programma di appuntamenti che ne arricchiranno ulteriormente i contenuti. Fra questi, una serie di workshop sul graphic design e un ciclo di incontri con i progettisti in mostra, invitati a dialogare sui temi del design della comunicazione.
L’esposizione si avvale di prestigiose partnership e collaborazioni con alcune delle principali associazioni di settore e università e scuole, fra cui AIAP - Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, Politecnico di Milano, CFP Bauer, IUAV Venezia, Università di San Marino.

Tags: SIGNS, h+, BASE Milano
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