Indagine congiunturale: primo e secondo trimestre 2015

22 settembre 2015
"L'indagine di Federazione su primo e secondo trimestre 2015 fa intravvedere i segnali di un potenziale miglioramento del quadro congiunturale per i settori indagati, in connessione al più favorevole andamento del quadro macroeconomico internazionale e nazionale. In realtà però, ad eccezione del segmento delle macchine per grafica e converting che ha da tempo un trend positivo, i settori cartario, grafico e cartotecnico trasformatore hanno cominciato il 2015 in modo meno brillante, all’insegna della stabilità e con situazioni differenziate fra crescita e diminuzione a livello di comparto ed impresa". Pietro Lironi, Presidente della Federazione della Filiera della Carta e della Grafica

Analizzando i risultati dei singoli settori, per i costruttori di macchine grafiche, cartotecniche e per il converting nel primo trimestre 2015 vi sono dati positivi su fatturato interno e ordini interni, segno di una ripresa del mercato domestico, ovvero di un consolidamento rispetto al semestre precedente che già indicava dati di questo tipo. Anche gli ordini esteri seguono una preponderanza di incremento che presumibilmente si tradurrà in fatturato estero nel breve, componente che sul consuntivo del primo trimestre 2015 risulta stabile. L'occupazione vede prevalere l’indicazione di stabilità. A livello previsionale, nel secondo trimestre 2015, si vede una preponderanza dell'indice di stabilità su quasi la totalità degli indicatori, ad eccezione di una previsione al 58% dell'incremento del fatturato interno e al 46% dell’aumento degli ordini interni.

Il campione di imprese produttrici di carte e cartoni (che rappresenta il 69% del fatturato dell’intero settore) conferma per il primo trimestre 2015 il quadro moderatamente positivo prospettato in fase previsionale, riportando in risalto il ruolo trainante dei mercati esteri. Intonate all’ottimismo anche le attese sul secondo trimestre 2015, pur in un clima comunque sempre molto cauto. Il quadro descritto dai consuntivi del primo trimestre 2015 evidenzia un’intonazione complessivamente positiva con riferimento a tutte le variabili osservate, richiamando l’attenzione sul ruolo delle componenti estere sia di fatturato che di ordini: indicazioni di miglioramento di tale componenti rispetto al trimestre finale dello scorso anno provengono infatti rispettivamente dal 47 e dal 43% degli interpellati, con una prevalenza decisa delle indicazioni di aumento su quelle di flessione (30% sia per fatturato che per ordini esteri). Da segnalare in particolare che nel caso del fatturato estero le indicazioni di miglioramento (47%) superano quelle di stabilità (36%). Meno decisa, ma sempre prevalentemente positiva, la situazione riguardo alle componenti interne: le indicazioni di miglioramento, pari al 33% per il fatturato ed al 27% per gli ordini, superano rispettivamente del 18 e del 6% quelle di flessione, mentre la quota di coloro che segnalano valori stabili resta in entrambi i casi limitata al 52% del campione. L’occupazione è riferita stabile dal 76% degli interpellati, in aumento dal 15%, in calo dal restante 9%. Improntato all’ottimismo anche il quadro previsivo riferito al secondo trimestre 2015: a parte la consueta prevalenza delle prospettive di stabilità sui valori del trimestre precedente, nessuno degli interpellati si attende cali di fatturato e solo il 6-7% prevede riduzioni di domanda. Prevalgono pertanto ovunque le attese di miglioramento, ovviamente in modo più accentuato per il fatturato e, in particolare, quelle riferite ai mercati esteri. Le attese sull’occupazione si addensano su una sostanziale stabilità (94% del campione), con la parte restante orientata al pessimismo.

Le aziende grafiche, nei primi mesi del 2015, hanno giudizi complessivamente stabili sul fronte nazionale e meglio intonati sul fronte estero, che testimoniano quantomeno un leggero rischiaramento del clima di fiducia nonostante, soprattutto sul mercato interno, persistano ancora difficoltà in termini di domanda sia nell’area editoriale (in particolare per le riviste), sia in quella pubblicitaria-commerciale. Nel primo trimestre 2015, rispetto al quarto trimestre 2014, sul mercato interno le imprese che segnalano un aumento del fatturato e degli ordini (circa 45%) prevalgono moderatamente su quelle che evidenziano una flessione (rispettivamente 33% e 28%). Sul mercato estero prevale la stabilità: sul fatturato i giudizi stabili sono al 69% con un 31% di ottimisti, sugli ordini sono rispettivamente al 62% e 38%. Giudizi stazionari sull’occupazione (39% dei casi), con le valutazioni di diminuzione (33%) che superano di poco quelle di crescita (28%). Il clima di opinioni per il secondo trimestre 2015, rispetto al trimestre precedente, è all’insegna della stabilizzazione, sia della domanda interna che di quella estera. Sul fatturato e sugli ordini interni la stabilità prevale in un caso su due, intorno al 45-50%: sul fatturato i pessimisti equivalgono gli ottimisti al 28%, mentre sugli ordini ottimisti e pessimisti sono al 28% e 22%. Ancora più forte la stazionarietà sul fronte estero, al 70-80%, con le previsioni di incremento che eguagliano quelle di flessione nel caso del fatturato al 15%, mentre le superano (15% di incremento contro zero) nel caso degli ordini. In peggioramento, rispetto al trimestre precedente, il quadro occupazionale: 72% per le stime di stabilità e 28% per quelle di calo.

Le imprese cartotecniche trasformatrici, dopo un 2014 positivo sia in termini di fatturato che di produzione, anche per la spinta dell’export, aprono il 2015 con un quadro di stabilità-leggero pessimismo sia sul fronte della domanda interna, che su quello della domanda estera. Nel primo trimestre 2015, in confronto con il quarto trimestre 2014, prevalgono infatti le valutazioni di stazionarietà, seguite da quelle negative per il fatturato interno (39% e 38%) e per gli ordini interni (54% e 31%); ancora più all’insegna della stabilità le valutazioni sull’estero, che superano quelle di flessione: per il fatturato estero i giudizi sono rispettivamente al 78% e 22%, mentre per gli ordini esteri al 56% e 44%. Decisamente stazionarie anche le valutazioni sull’occupazione, nell’84% dei casi, con un calo ed un incremento equivalenti nell’8% delle imprese. Le attese sul secondo trimestre 2015, rispetto al trimestre precedente, diventano invece leggermente ottimistiche, sia sul fronte interno che su quello estero. Pur prevalendo la stabilità nel 55-60% dei casi, il fatturato in Italia è previsto in aumento nel 31% delle imprese, a fronte di un 15% in diminuzione e simile è la previsione sugli ordini interni (23% in crescita contro 15% in calo). Sul fatturato estero e sugli ordini esteri ancora forte la stazionarietà, superiore al 65%, con gli ottimisti che superano i pessimisti sia nel caso del fatturato estero (22% contro 11%), sia nel caso degli ordini esteri (11% contro zero). Leggermente negative le stime occupazionali: gli occupati, comunque stabili nel 77% delle imprese, potrebbero diminuire nel 15% delle imprese ed aumentare nel restante 8%.

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